La lode più alta che posso dare un adattamento è che questa versione graphic novel del classico romanzo fantasy di fantascienza di Madeleine L’Engle mi ha dato nuove informazioni sulla storia amata.

Meg Murry lotta a scuola, per motivi sociali e accademici. È troppo luminosa perché gli altri bambini si sentano a proprio agio con lei, è troppo distratta per preoccuparsi della lezione e non si preoccupa nemmeno di cercare di adattarsi. Il fratello minore, Charles Wallace, è pensato per essere “non giusto”, Subnormal, un deficiente, sebbene in realtà è anche un genio, e lei si combatte a difenderlo. E manca il suo fisico papà.

Ricordo di aver letto e amato una ruga in tempo in cui ero più giovane – quale bambino bookish non si identifica con Meg? E spero che le straordinarie creature riconoscano una come speciale come le fanno? – Ma questa visione visiva di Hope Larson mi ha portato a nuove realizzazioni. Allora, non ho raccolto le implicazioni sull’assenza del padre. I pettegolezzi non sono timidi di insinuare che la madre ha fallito e che il papà è scappato con qualcun altro, il che potrebbe spiegare il motivo per cui tutti guardano in basso e pietà meg.

Come molti bambini speciali, Meg si incolpa per essere diversa, quando sono davvero gli altri a cui manca. Si definisce un mostro, ma tra le molte lezioni insegnate dalle sue avventure c’è l’idea che ciò che gli altri chiamano mostri possono essere le persone più fantastiche e premurose.

E quali avventure! Viaggi magici a diversi pianeti con esseri di straordinarie abilità. La signora Whatsit è la prima ad apparire, con il riconoscimento che “esiste una cosa come un Tesseract”. Poi la signora che, con tutte le sue citazioni e aforismi, e la signora che, che non riesce a manifestarsi come umana. Aiutano i bambini a avventurarsi a trovare il loro papà e combattere l’influenza malvagia della cosa nera.

Questo libro è stato la mia prima esposizione agli adulti che parlano ai bambini come se fossero persone reali. La scena iniziale nella cucina rilassante, a tarda notte mentre i venti soffiano fuori, e la madre che parla con Meg e Charles Wallace come se fossero tutti adulti insieme, è il cuore che scalda il cuore e rassicurante, con immagini confortanti di persone che si prendono sinceramente l’una dell’altra , nonostante le loro sfide e molta saggezza condivisa. Sono stato anche toccato da una scena successiva in cui artisti e pensatori sono considerati combattenti contro il nulla.

Il libro di Larson è fatto in bianco e nero con un altro colore, una sfumatura di blu-grigio che si legge alternativamente come inquietante-in scene con esseri insoliti o mondi diversi-o confortante, a casa con la famiglia. Le sue linee forti e senza fine delineano magnificamente i personaggi, con ombre sode che mettono a terra le immagini. Prendi, ad esempio, la felicità di Meg che trova qualcun altro come lei, Calvin, un altro bambino intelligente che è stato urtato a scuola perché è alto e può giocare a basket. La loro relazione in erba si svolge principalmente in look e sorrisi. O più tardi, quando Charles Wallace viene fatto il lavaggio del cervello, il modo in cui i suoi occhi e le sue espressioni cambiano.

Leggendo la storia ora, sono rimasto scioccato da quanto le cose fossero vincolate. Meg si chiama “ingiustificabilmente maleducato” per brontolare a se stessa in classe quando non può rispondere a una domanda. I fratelli di Meg la danno la colpa per “rendere tutto più difficile per se stessa” e la esorta a trovare un “mezzo felice”. Non è abbastanza “tracciabile”. Quel desiderio dei tempi, che tutti si adattino, potrebbe essere il motivo per cui il pianeta in cui tutti lavorano in concerto è così spaventoso. Grazie al cielo abbiamo opere fantasiose come questa per mostrare un modo diverso, che postula l’amore come risposta.

Puoi leggere il capitolo due a Boingboing. C’è anche un’intervista con lei che parla di come si è avvicinato al progetto. (L’editore ha fornito una copia di revisione.)

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